Vivere per niente, o morire per qualcosa
Editoriale a cura di Fabrizio Filios
Ho messo gli occhiali.
Dopo averli puliti per bene con il liquido adatto.
Mi fa un po’ paura lo scritto che ho davanti, eppure inizio e riga dopo riga vado avanti.
Il mestiere di scrivere e quello di leggere in fondo sono una cosa sola.
La fatica pazzesca, il lavoro continuo, non si fermano mai.
Non timbro il badge per dire che sono al lavoro, perché al lavoro ci sono sempre.
E non è una lamentela, potrei fare altro, ma questo è ciò che sono. Parte di me.
“Vivere per niente o morire per qualcosa“ J.Rambo
E allora l’orgasmo, si l’orgasmo, non proprio quello… diverso, ma altrettanto bello, del trovarsi fra le mani l’ultimo libro pubblicato.
E questo orgasmo lo voglio anche negli autori.
Non mi interessa chi vuole il nome sulla copertina e dice agli altri “ho scritto un libro”, “faccio lo scrittore”.
Mi interessa chi cammina con la testa fra le nuvole e pensa che alla sera scriverà, che indipendentemente da tutto scriverà.
E allora… Camminiamo.