1937. L’Etiopia è appena stata conquistata dagli italiani. Un maresciallo dei carabinieri deve prelevare, al confine con il Kenya, un aviatore cartografo della Regia aeronautica, che ha lasciato l’aviazione dopo avere toccato con mano gli effetti di un attacco con i gas su un villaggio abissino. Il maresciallo deve ricondurlo ad Addis Abeba, su ordine del Viceré d’Etiopia in persona, il maresciallo Graziani, che intende incontrarlo, all’apparenza per convincerlo a tornare in servizio. Lungo la pista per Addis Abeba i due si imbattono in un improbabile ufficiale degli alpini, che racconta loro di essere stato vittima di un’imboscata dei ribelli del Negus. Nel corso del viaggio i tre uomini si ritrovano immersi nella follia dell’impresa coloniale, che ha stritolato le loro vite insieme a quelle di migliaia di innocenti, in un delirio di grandezza che non riesce a nascondere la meschinità e l’ingiustizia su cui si fonda la conquista di ogni impero. Ognuno dei tre viaggiatori, a
suo modo, è in cerca di una giustizia impossibile da ottenere. E ognuno ha dei segreti. Alcuni assai più terribili di altri.
Il romanzo è basato su fatti e documenti storici, tra i quali la sentenza di un tribunale militare che assolse vergognosamente degli ufficiali italiani colpevoli di crimini di guerra.
Autore
Luca Prati nasce a Milano nel 1966. Si laurea in Giurisprudenza nel 1991 e, dopo avere lavorato nei servizi legali di diverse società, da molti anni svolge la professione di avvocato a Milano, occupandosi di diritto d’impresa e dell’ambiente. Ha pubblicato diversi libri e numerosi articoli a tema giuridico, soprattutto in materia ambientale. È da sempre appassionato di storia moderna e contemporanea, oltre che di letteratura e cinematografia. Negli ultimi anni ha pubblicato alcuni racconti e il romanzo Ponte del Diavolo.