Non so dove. Non so quando – Anna D’Ovidio
€10.00Una malattia aggredisce Lorenzo, una lunga lotta e il suo epilogo, tante emozioni in un lungo cammino.
Una malattia aggredisce Lorenzo, una lunga lotta e il suo epilogo, tante emozioni in un lungo cammino.
Ore cinque e ventitré è un thriller paranormale che parla della piaga del femminicidio.
Ambientato nella provincia di Piacenza, è una carezza alla città citando alcuni luoghi caratteristici ma anche un punto di vista a tinte noir su quello che meriterebbero chi compie certi insani gesti. Dedicato a tutte quelle famiglie che hanno perso una figlia, una sorella, una madre, una cugina, una zia, una amica, perché qualcuno pensava di essere il padrone di una persona e non il partner.
Si arriva a un certo punto nella vita dove si tirano i remi in barca e ci si affida agli imponderabili capricci della corrente. Lungo questa deriva hai più tempo per riflettere, per catalogare e soffermarti sul tratto d’acqua percorso. Ti rendi conto che ci sono ricordi e oggetti che non vorresti mai andassero persi: i momenti della tua giovinezza, di quella dei tuoi figli, gli amori, i viaggi, le risate, ma anche la collezione di sfere, gli orologi di tuo padre e di tuo nonno e una lista infinita di piccoli frammenti di istanti che hanno con pazienza composto il puzzle del tuo carattere e di conseguenza il tuo modo di vivere e affrontare il mondo, lo spazio del tuo tempo.
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Una famosa famiglia di vetrai parmensi custodisce, tra i suoi antenati, una donna ribelle e intraprendente: Petronilla. Per vent’anni condurrà la vetreria Bormioli che, grazie alla sua lungimiranza e determinazione, uscirà dalla crisi ingrandendosi al punto da doversi trasferire da San Donnino a Parma. Rimasta vedova, con una nidiata di figli, in un’epoca in cui l’imprenditoria era prettamente maschile, nei luoghi e nel tempo in cui regnava l’amata duchessa MariaLuigia, come può Petronilla aver compiuto questa impresa?È quello che l’autrice racconta in questo avventuroso romanzo storico, dove la protagonista affronta ,coraggiosamente, rivalità, rancori, intrecci amorosi e diatribe famigliari.
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Il Diario di Horatio Bevilacqua che si qualifica ripetutamente come Barbiere della Ser. ma. Casa, la cui mansione più nobile è quella di praticare all’occorrenza salassi nelle vene dei componenti della famiglia ducale. Oggetto delle memorie del Bevilacqua sono i fatti quotidiani visti con occhi curiosi e attenti oppure riferitigli da altro personale di servizio; sono fatti lontani dai grandi avvenimenti e dall’esercizio ufficiale del potere, se si tolgono i brevi e sommari rapporti delle udienze pubbliche, dell’aggiornamento di qualche Grida. La familiarità di Bevilacqua con la routine domestica, racconta uno spaccato di vita della famiglia ducale insieme a descrizioni di opere e progetti che non si trovano negli archivi i farnesiani.
“Come chi si dedica alla musica, anche il poeta trasmette emozioni. Emozioni che fanno bene allo spirito e, lette con interesse, sono rilassanti.” Oliguey – Questa piccola antologia del famoso poeta e pittore piacentino Guerrini rappresenta una raccolta di alcune delle sue poesie più belli e di disegni a china dell’autore ispirati alle stesse.
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In una notte di primavera si compie il destino di Ruairí, giovane guerriero irlandese della tuath di Earrach. Muore Oisín, il capotribù, e spetta a lui, che nutre altri sogni, il compito di prenderne il posto. Nei giorni che verranno, dovrà misurarsi con un nemico spietato, sarà vittima di intrighi e conoscerà il volto oscuro del tradimento in un crescendo di colpi di scena. Scoprirà di avere un cuore di fragile gesso, in cerca di una scintilla di luce. E, vittima di una promessa, dovrà anche confrontarsi con la donna che gli è stata imposta quale moglie: se fosse il nemico a sposarla al posto suo, la tribù sarebbe perduta e uomini senza scrupolo la dominerebbero .Ma se il suo cuore di gesso, al contrario, si risvegliasse all’amore, se l’incontro improvviso con una ragazza dai capelli d’oro fosse la sua unica occasione di vittoria? Forse solo un vecchio, che la Chiesa di Cristo venera come Santo, potrà dargli risposta, perché in questo nuovo romanzo Maura Maffei narra con il consueto rigore storico, con avvincente poesia e con incantati paesaggi l’Irlanda al tempo del vescovo Patrizio.
È la fine di giugno del 1940. Nel campo di internamento di Whart Mills sono detenuti centinaia di italiani civili. Sono uomini che da anni vivono in Gran Bretagna e che la dichiarazione di guerra dell’Italia fascista ha reso nemici.Qui s’intrecciano le vicende di Guido, arrestato nell’imminenza della nascita del figlio, di Innocente, cui hanno sottratto il violino da concertista, di padre Gaetano, che trascorre le notti recitando il rosario, di Enrico, famoso tenore dell’epoca, di Cesare, il cinico direttore del Piccadilly Hotel di Londra, e di tanti altri. E poi c’è Oscar, che le guardie trattano con durezza perché è mezzo irlandese. In una domenica afosa, vengono tutti caricati su un transatlantico in procinto di salpare da Liverpool per chissà dove. Si tratta dell’Arandora Star, che all’alba del 2 luglio 1940 incontrerà il proprio destino. Quando il sipario della Storia sembra essere calato per sempre, cambia lo scenario e l’azione si sposta in Irlanda. Una famiglia del Mayo accoglie un giovane che ha perso la memoria. E saranno l’amicizia e la generosità degli irlandesi, insieme con l’amore profondo di una ragazza dai riccioli rossi a pronunciare l’ultima parola su un evento tragico e dimenticato della Seconda Guerra Mondiale.
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Ciara lavora come decoratrice nella rinomata fabbrica di porcellane di Belleek e si sente da sempre come “una semplice spiga di lavanda tra le rose opulente”.È la sorella di un prete cattolico e, da un anno, èfidanzata con uno straniero: si chiama Stefano, è italiano e, a sorpresa, l’ha chiesta in moglie,mutando il suo grigio destino in un sogno. Ma il giorno fissato per le nozze, mentre una folla di curiosi mormora in chiesa, lui non si presenta e Ciara rimane sola davanti all’altare. Ferita e umiliata, a questo punto pretende una spiegazione e decide di affrontare l’uomo che l’ha ingannata. Parte così per Glasgow, dove Stefano vive. Ciò che scoprirà non sarà un banale tradimento ma il dramma di migliaia di italiane e di italiani che, allora, vivevano da emigrati nel Regno Unito e che Maura Maffei, dopo “Quel che abisso tace”, torna a narrarci in un potente e commosso affresco.
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Il protagonista, vivace anche se a tratti inquieto, racconta le sue giornate, le suggestioni che lo conquistano senza mancar nello stesso tempo di rivelare equivoci e contraddizioni della società a cui appartiene. Una quotidianità vissuta nel segno dello stupito disincanto annotando piacere e disappunto insieme. Un cammino percorso tra gli ostacoli di una generazione disadattata che guarda davanti a sé distinguendo soprattutto indeterminatezza e provvisorietà. L’uomo è ad ogni modo capace d’individuare in un sorriso l’abito adatto a vestire la propria nudità emotiva. Tale sorriso ,terapeutico quanto a volte lacerante, appare sul viso di Emma, figlia della compagna del nostro.Emma è una bambina di otto anni impegnata a vincere la necessità di compensare il vuoto lasciato da un padre che all’improvviso, diversi anni prima, l’ha abbandonata.Il protagonista vive egli stesso le trepidazioni di un padre ma consapevole di essere altro.
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Questo racconto lungo nasce per denunciare un fatto realmente accaduto, ispirandosi ad esso. Racconta la malattia mentale e la vita all’interno di una casa famiglia, descrive come si vive, ciò che si perde e ciò che si conquista, semmai c’è qualcosa da conquistare.
Un incidente stradale in cui uccide una persona, trasforma in modo irreparabile la vita di Rachele: subentrano sensi di colpa e sopravviene una depressione cronica e la sindrome bipolare, che prende il sopravvento è come una bomba.
Rachele ha il coraggio di affrontare il suo passato, ha il coraggio di sperare, ha il coraggio di innamorarsi ancora e capisce che le porte della vita non sono mai chiuse a chiave.
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Il libro tratta dei berbos e del loro cambiamento nel tempo.
I riti dell'acqua in uso a partire dal prenuragico, quando venivano precipitati nei fiumi i corpi dei fanciulli, fino ai teschi prelevati dall'ossario e infine San Bachisio che sostituisce Maimone il dio pagano.
Si trattano i riti funebri con la raccolta dei canti, vere e proprie poesie, con ancora alcune maschere femminili che ci richiamano alla discesa degli spiriti nel mondo ultraterreno.
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Era ancora buio quando la mattina del sei febbraio suonò la sveglia. Davide doveva raggiungere Porta Nuova, incontrare Lia, e partire per Napoli. Aveva il dubbio di non riconoscerla, ma quando la vide al bar della stazione si bloccò come se qualcuno glielo avesse ordinato. Seduti uno difronte all’altra, ebbe la percezione che la sua vita sarebbe cambiata. La relazione dei due si intreccia in un succedersi di continui e appassionanti colpi di scena. Una storia d’amore incredibile, appassionante e coraggiosa.
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Ci siamo incontrati tardi, poesia, ma l’importante è averlo fatto.
Il resto è solo fantasia.
Sai, da adolescente ti studiavo a memoria e provavo a scriverti perché fu amore a prima vista. L’amore di questa storia conserverà il signifificato che ha sempre avuto: Vita!
E lo sarà per sempre.
Gli accadimenti grandi restano nel tempo e ad essi, quando si parla d’amore, c’è una continuità che non si spezza.
Io sarò sempre nei tuoi versi e tu sarai nei miei pensieri. E chissà che un giorno io e te insieme, non saremo nel cuore di chi ci legge o nei cuori di chi volesse provare a scriverti.
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Collana di letteratura straniera di genere Noir e Narrativa
Parallelo 45°, la collana di narrativa
Terzo Grado, la collana dei gialli/thriller/noir
L’esperienza umana, storie di vita, sia storica, militare, moderna.
Sei Colpi, la collana western
Secondo Millennio, la collana di romanzi storici
Nove Lune, la collana fantasy / fantascienza