«Il Questore non riusciva a nascondere il suo nervosismo.
Agitava le mani, con le dita aperte come a catturare e ricacciare indietro le parole, sempre inadatte a descrivere compiutamente la situazione e il suo pensiero.
Gabuzzi si sentiva friggere sulla poltroncina davanti alla scrivania del gran capo. Tutta la stima che gli aveva finora mostrata sembrava essersi sciolta nel momento della divulgazione della notizia dell’assassinio di Letizia Fachi.»
Morti sospette insanguinano la città di Firenze mentre il vicequestore Gabuzzi, da poco eletto Capo della Squadra Scientifica Investigativa, tenta di sciogliere l’intricata matassa.
La chiave è il movente che, una volta svelato, scatena il panico in tutta la città, specie nel momento in cui un giovane informatico, Lido Lancellini, si dichiara colpevole degli omicidi conosciuti e di quelli mai scoperti.
Eppure a Gabuzzi qualcosa non torna, il movente e il profilo dell’assassino sembrano non coincidere lasciando intendere che il serial killer sia ancora a piede libero, intento nella realizzazione di un progetto a cui non può rinunciare.
A portare maggior scompiglio tra la popolazione, uno scandalo che coinvolge i giovani rampolli della parte più ricca della capitale toscana, un mistero che affiora piano piano fino ad arrivare a intrecciarsi con quella scia di vittime apparentemente decedute in modo del tutto naturale.
Architetture rinascimentali intrise di storia e di mistero fanno da sfondo alla vicenda narrata in cui l’autore dà voce a personaggi capaci di vivere i propri sentimenti e le proprie frustrazioni così intensamente da rendere questo romanzo giallo un’occasione di riflessione sulla nostra contemporaneità e sul ruolo che la tecnologia ha assunto nelle società odierne.
L’onda del movente, l’ultima fatica di Giorgio Peruzio, è un romanzo la cui energia traspare da ogni pagina coinvolgendo il lettore/la lettrice in un vortice capace di disorientare e di celare fino all’ultimo l’unica e inevitabile via d’uscita.
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Il sale della terra | James Lee Burke