Per commemorare la Giornata mondiale della donna, che si è celebrata nella giornata di ieri, martedì 8 MARZO, abbiamo pensato di raccontarvi la storia del fiore che, ormai da tempo immemore, ne è il simbolo: la Mimosa.
Fiori piccolissimi e morbidi, profumati e dall’acceso colore giallo, sono il primo segno dell’arrivo della primavera, in modo particolare a Roma, luogo in cui la Mimosa nasce spontaneamente sotto forma di pianta o arbusto.
Introdotta in Europa agli inizi del 1800, la Mimosa è una pianta originaria della Tasmania (Australia) ed è simbolo di forza e femminilità, candore e positività – quest’ultime caratteristiche sono legate in particolare alla radice greca del fiore – a-cacha, senza negatività – il cui nome scientifico è Acacia dealbata, acacia non bianca.
«Scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne».
È questa la spiegazione fornita da Teresa Mattei, Teresa Noce e Rita Montagnanalo – tre donne appartenenti all’UDI (Unione Donne Italiane), femministe aderenti al PCI (Partito Comunista Italiano)– quando, nel 1946, decidono di assumere la Mimosa come simbolo di lotta per i diritti delle donne a ricordo di una festività già da tempo celebrata per commemorare la morte di più di 100 lavoratrici in una terribile strage accorsa in una fabbrica della città di New York nel 1908.
Infine, data la fama che questo fiore porta con sé, non abbiamo potuto esimerci dal raccontarvi la triste leggenda che ne racconta la nascita; chissà che questa storia possa ispirare qualche autrice nel proprio lavoro!
Si narra che nell’isola di Rainhor, non meglio collocata, il popolo dai biondi capelli venne un giorno attaccato da una tribù nemica. Tra le tante ragazze fatte prigioniere c’era anche la figlia del capo villaggio, Mihm, la quale riuscì a liberare le proprie amiche sacrificando se stessa inserendo la propria testa in uno stretto pertugio di una roccia in cui erano state intrappolate per attirare gli uomini messisi sulle loro tracce.
Grazie a lei, costoro riuscirono a individuare la prigione naturale e trarre in salvo tutte le donne tranne una, Mihm, la quale morì soffocata e al cui posto, il promesso sposo, giunto al pertugio, trovò una splendida pianta dai lucenti rami biondi carichi di morbidi fiori profumati.
Celebriamo insieme la forza e l’indipendenza delle donne attraverso la lettura