Con oggi inauguriamo una nuova rubrica, dedicata a conoscere meglio gli autori dei romanzi editi da Parallelo45 Edizioni e i loro libri. La prima intervista è dedicata alla giovane cagliaritana Laura Marchi, classe 1986, autrice del romanzo “Solo parti di cielo”:
- Come è nata la tua voglia di scrivere romanzi? C’è sempre stata o è arrivata a seguito di un evento particolare, un episodio importante della tua vita?
È nata con me. Quando le mie mani sono riuscite a contenere una penna, ho iniziato a scrivere, avevo 6 anni. La prima cosa che ho scritto è stata una poesia per mia nonna, sulla tovaglia in cucina.
- Come nasce l’ispirazione? Qual è la fase preparatoria alla stesura del libro?
Non ho fasi preparatorie né di stesura del libro. Ho un foglio bianco e scrivo. L’ispirazione nasce dalla realtà che ho attorno, dalla mia fantasia, dalla letture che faccio, da un paesaggio, dalle mie emozioni. Un qualcosa mi colpisce e diventa scrittura.
- Che tipo di scrittore sei: scrivi di getto o prepari scalette, bozze, micro riassunti?
Scrivo di getto, nessuna scaletta, bozza, o riassunto. Anzi i riassunti sono il mio tormento.
- Hai riti propiziatori/abitudini legate alla scrittura?
Con un sorriso rispondo che se li ho … non li svelo!
- Scrivi sempre in un determinato posto e ad una determinata ora?
No, nessuna regola in questo, ma cerco di trovare un luogo o un momento dove sono completamente sola con me stessa.
- Quali sono gli scrittori e i libri che ti influenzano maggiormente?
La Deledda, i classici della letteratura inglese, mi piace molto anche lo stile di Salvatore Niffoi.
- Consigli per gli aspiranti scrittori?
Credo di essere la persona meno adatta per dare consigli… se non quello di essere umili.
- Ci sono aneddoti particolari e cose simpatiche che ti sono accadute mentre scrivevi questo romanzo?
Mentre scrivevo no, però quando mi è arrivata la lettera contenente il contratto di pubblicazione, il mio cagnolino Ercole ci ha fatto sopra la pipì perché sbadatamente è finita sul pavimento … per fortuna una copia del contratto non si è bagnata, tranquilli vi ho mandato quella!
- Da cosa è nata l’idea di questo libro?
È nata da un’ esperienza personale, lavorativa e umana, ma soprattutto dal dovere di non essere omertosi.
- Riassumilo in poche parole per coloro che ancora non l’hanno letto.
Come dicevo prima i riassunti non sono il mio forte … racconto la storia di Rachele, una ragazza che a causa di più variabili si è ritrovata a vivere in una struttura protetta e qui ha visto i suoi diritti essere calpestati, sotto il comune assenso/consenso. Nel momento in cui si addormenta esplora la sua vera natura e ha nuovamente il coraggio di innamorarsi e di scoprire che se dal mazzo trova la chiave giusta può aprire la porta della speranza.
- Quello che sta dietro “Solo parti di cielo” è un messaggio di speranza, l’idea che nella vita, non importa cosa sia successo, si possa sempre ricominciare: quella di Rachele è una storia vera?
Si, ha dei tratti che sono reali.
- Chi è la prima persona a cui hai fatto leggere il libro?
A nessun amico o persona a me cara faccio leggere ciò che scrivo, quindi loro l’hanno letto quando è stato pubblicato. È stata l’Agenzia Paradigmi a leggere, per la prima volta, il romanzo per intero.
- Hai già un’idea per il prossimo romanzo?
Ci sono altri due romanzi, già scritti, vedremo quel che accadrà.