Gianni Carotti è nato a Cremona a fine agosto del ’44, in piena “guerra civile”. Benché avesse conseguito la maturità classica, si è laureato – forse per colmare un vuoto di conoscenza o più semplicemente per improntitudine giovanile – in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano, avendo frequentato il biennio propedeutico a Pavia, dove è stato alunno dell’Almo Collegio Borromeo. La letteratura e la frequentazione dei letterati sono però stati un suo chiodo fisso e così a sessant’anni suonati, dopo aver molto letto ed ascoltato, ha avuto l’arroganza di pubblicare il suo primo romanzo Glicini e sangue ( edizioni Ibiskosos), cui hanno fatto seguito la raccolta di racconti L’occhio di Samuele e la saga familiare Queste ombre lunghe – un affresco storico tra la seconda metà del XIX secolo e la prima del XX – entrambi editi da Campanotto. Ora si aggiunge questo “noir” la cui vicenda si snoda tra Piacenza, Milano e Firenze, passando dal Medio Oriente e dall’Afghanistan.