Il genio dà inizio alle opere belle, ma soltanto il lavoro le compie. Joseph Joubert, Pensieri, 1838 (postumo)
Quanto di più vero. Ma più che il genio, questa volta è la passione, e forse un po’ di sconsiderata follia.
Perché ci vuole una discreta dose di pazzia a diventare “imprenditori”, seppur molto piccoli, in questo momento in Italia. Nel campo dell’editoria, poi, figuriamoci. Come darsi una martellata sul dito, e non contenti colpirlo di nuovo mancando in pieno il chiodo.
Ma con il colpo dopo, il chiodo lo prendiamo e si infila dritto dritto nel legno, e l’ “opera bella” si compie. Il LAVORO. Parola anche troppo sulla bocca di tutti, ma non è certo il posto dove fare lunghe disquisizioni politico sociali.
Quello che interessa a noi è la voglia, la passione, le piccole (per alcuni) e grandi (per noi, certamente) soddisfazioni che avremo d’ora in poi, ad ogni libro pubblicato, ad ogni stretta di mano con un Autore, ad ogni passeggiata in cui vedremo un nostro titolo nelle vetrine di una libreria.
Non mancheranno le tante difficoltà: chi conosce la “filiera” di un libro, sa di cosa sto parlando. Da quando un progetto è solo un file sul computer, per poi diventare un file un po’ più complesso, discussioni al telefono e di persona, sorrisi, arrabbiature, pacche sulle spalle; e poi un volume, 200, 300 pagine che profumano di carta e stampa fresca. La ricerca, la promozione, la distribuzione, gli incontri con i lettori.
“…ma soltanto il lavoro le compie.” Bravo Joubert. La nostra opera sarà ancora più bella perché sarà pregna anche di amore.
C.R.