«Ogni agente della Squadra Omicidi convive con immagini che non riesce a cancellare dai propri sogni; ogni agente che ha svolto indagini su un abuso di minore ha conosciuto un lato dei suoi simili di cui non parla mai con nessuno, né con sua moglie, né con i suoi colleghi, nemmeno con il suo confessore o il suo barista. Certi fardelli non li fai ricadere sulle persone di buona volontà.»
È un incipit tagliente quello attraverso cui James Lee Burke, affermato autore americano di romanzi polizieschi e vincitore del prestigioso Edgar Allan Poe Award dedicato al genere, introduce il lettore a una vicenda volta a svelare le profondità più recondite di una mente umana oscura e governata dal male.
Finalmente un po’ di vacanza per il detective Dave Robicheaux e il collega Clete Purcell.
Accompagnati dalle rispettive figlie, certi di riuscire a trascorrere del tempo lontano dal proprio lavoro, i due uomini si ritrovano presto sulle tracce di un terribile serial killer miracolosamente scampato alla pena capitale in Kansas e ritenuto morto a seguito di un grave incidente in cui rimase coinvolto il furgone su cui egli viaggiava come detenuto.
Dave è convinto che dietro gli strani avvenimenti in cui sono rimaste coinvolte le giovani si nasconda proprio il volto di Asa Surrente, la cui mente viene indagata nel profondo grazie alla voce narrante che Burke accosta a quella dei di Robicheaux e Purcell.
A fare da sfondo all’indagine è il famigliare paesaggio della regione del Montana, luogo particolarmente caro all’autore nonché sua terra natia.
Ventesimo di una lunga serie, Il sale della terra, pubblicato in Italia nel 2017 per la collana dedicata alla letteratura anglofona 1ROSSO, è in grado di catturare l’attenzione del lettore attraverso pagine dense di avvenimenti, personaggi e stati d’animo governati dal senso di protezione verso le persone amate.
Il libro è disponibile sul sito della casa editrice CLICCA QUI