La riflessione nasce da una domanda che va a spezzare alcune ore di lavoro sulle prossime pubblicazioni.
<< Senti, ma prendiamo Fifa14 o Pes2014 ? >>
Perché quale miglior distrazione e ricarica per il cervello, dopo alcune ore passate a leggere, di una combattuta e blasfema partita di calcio alla Playstation, per i cervelloni della Parallelo45?
Questo anarchico momento di elevatissima cultura però fa pensare come, a volte, la letteratura possa sposare il mondo dei videogiochi.
E” facile vedere film tratti dai videogiochi, è ancora più semplice il contrario e cioé videogiochi tratti da film di successo.
Ma quando una saga di videogiochi, come quella di “Assassin’s Creed”, già di per sé derivata dallo storico (per i nerd quarantenni) “Prince of Persia”, fa pubblicare una serie di romanzi ispirati alla trama e alla sceneggiatura dello strumento ludico, è sempre una gran cosa.
Parliamo infatti dei libri scritti da Oliver Bowden, pseudonimo di uno storico appassionato del periodo rinascimentale, citando per lo più quello di maggior successo: “Assassin’s Creed. Rinascimento”, 405 pagine, Sperling & Kupfer. Seguito poi da altri ispirati ai vari episodi del videogioco, questo ripercorre le gesta di Ezio Auditore dal 1476 fino a far rivivere l’avventura avvincente già respirato nel gioco.
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Ma tornando all’argomento più profano del post: per il covo di Parallelo45 compriamo Fifa14 o Pes2014 ??????