Tre giorni in una fiera della editoria, anche se “microeditoria”, rivela una interessante radiografia del lettore medio italiano.
La Microeditoria di Chiari (BS) è comunque una fiera atipica, in quando svolta come ambientazione in una villa liberty che con saloni e stanzette obbliga il visitatore ad una sorta di labirinto per scorrere i vari tavoli degli editori. E soprattutto c’era solo piccoli se non piccolissimi editori.
Una cosa su tutte: i libri per bambini vincono alla grande. Sarà perché è un’occasione per fare un regalino, sarà che la fiera era contornata da eventi per i più piccoli, sarà che disegni e colori attirano sempre… ma chi fa prodotti del genere (e a che prezzi!) è tranquillo di vendere bene.
Coppietta di ragazzi under 25. Solitamente senza borsa della fiera, già indice di totale disinteresse all’acquisto. Gironzolano, guardano, non chiedono, si annoiano mediamente, e se ne vanno lentamente. Quando si vede arrivare qualche persona senza la borsa di carta gentilmente fornita dagli organizzatori… non ci si può aspettare nulla, se non che stiano pensando a quanto credito gli è rimasto sul telefonino.
Famiglia con bambini: vedi sopra. O qui, o li… o ovunque, un libro viene comprato. C’è speranza, per lo meno nel prendere contatto con l’oggetto “libro”, fatto di carta e non da pigiare con le dita come un tablet.
Coppia di mezz’età. Qui solitamente c’è il soggetto interessato, e l’altro che accompagna. Il soggetto interessato ha già speso 100 euro di libri, e l’altro lo redarguisce oppure si mostra decisamente “a traino”. E’ comunque un lettore dalle idee chiare, non prende a casaccio, sceglie a seconda dei suoi gusti e generi preferiti. Solitamente snobba tutto il resto.
Persone solitarie. Queste cercano qualcosa di specifico. Potrebbero comprarne uno, come dieci. Sono delle mine vaganti, potrebbero prenderti 3 dei tuoi titoli solo perché li convinci o ti mostri competente, oppure nemmeno sfiorare con lo sguardo la tua collana, perchè il logo non è di suo gradimento. Con questo profilo potresti arricchirti, o sputtanarti per l’eternità.
E comunque vada, 12 ore di fila dietro un tavolo imbandito di libri passano piacevolmente.